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Q uello che si è appena concluso è stato un anno particolarmente difficile e impegnativo per il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, in cui ogni giorno è stato affrontato con grande professionalità e coraggio, dagli 11.000 uomini e donne che ho la responsabilità e il privilegio di dirigere. Un anno, purtroppo, segnato dal crollo della torre VTS di Genova la notte del 7 maggio, nel quale abbiamo pianto la scom- parsa di 6 valorosi militari. Uomini che hanno incarnato lo spirito e gli ideali del Corpo, che hanno saputo donarsi a quanti in mare invocano aiuto e hanno bisogno della Guardia Costiera. Quel bisogno al quale ancora una volta abbiamo saputo rispondere strappando al mare un numero straordinario di vite, che solo sul fronte di Lampedusa, nel 2013, ha potuto contare oltre 30.000 persone salva- te. Risultati che abbiamo raggiunto operando con personale qualificato, unità navali multiruolo e strumentazioni all’avanguardia, in soccorso delle migliaia di migranti che ogni giorno tentano di raggiungere le co- ste italiane su mezzi fatiscenti, sovraccarichi di uomini, donne e bambi- ni. Un fenomeno, quello migratorio che si consolida sempre di più nel salvare vite umane in mare, responsabilità che in Italia è attribuita alla Guardia Costiera. Tra le operazioni più significative portate a termine nel 2013 ricordiamo il salvataggio di 10 velisti stranieri, avvenuto il 6 marzo al largo della Sardegna, quando a causa del mare in burrasca il “Dralion” , una barca a vela impegnata nelle fasi conclusive della 900 nautiques di Saint Tropez, Il 2013dellaGuardiaCostiera, rivissutonelle parole del suoComandanteGenerale, AmmiraglioFelicioAngrisano GUARDIA COSTIERA 48 Dallaparte del bisogno 1 PROTAGONISTI Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano

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