Plus Magazine 13

14 AStorytelling conStephenAmidon uando è uscito “The Human Capital” , il Washington Post lo ha annoverato fra i cinque romanzi più interessanti dell’anno. In Italia, grazie all’adattamento cinematografico di PaoloVirzì de “Il Capitale Umano” , che ha perfino con- corso agli Oscar 2015, Stephen Amidon è oramai celebre ovunque. Critico letterario per il Literary Review per diversi anni e critico cine- matografico per il Financial Times ed il Sunday Times , questo scritto- re statunitense di grande talento ha un rapporto speciale anche con il nostro Paese. Con il Teatro Stabile di Torino e la Scuola Holden, dove siamo oggi e lo incontriamo insieme agli studenti, Amidon ha scrit- to, lo scorso anno, “6 Bianca” , uno spettacolo teatrale in sei puntate che ci ha condotto lungo un’impresa difficile ma interessantissima: la narrazione seriale, che ha visto protagonista un’immaginaria fa- miglia corrotta della buona società torinese. Amidon, quindi, non è solo uno scrittore tout court . Oggi, al suo settimo romanzo, è uno scrittore dalle molte vite, capace di regalarci un punto di vista specia- le sulla scrittura del mondo contemporaneo. Con “La vera Justine”, di recente pubblicazione, ci porti in un terreno nuovo, quasi Hitchcockiano. Hitchcock è stato per me fonte d’ispirazione e, come lui, credo mol- tissimo che nella scrittura non ci debba essere una separazione di generi. Hitchcock è più di ogni altro, lo scrittore che ha rotto ogni schema. Una buona opera può essere un giallo, una storia d’amore o qualunque altra cosa. Con “La vera Justine” , un uomo che ha perso tutto – il lavoro, la moglie, la relazione con il figlio – incontra una donna della quale s’innamora perdutamente. Lei lo ama per pochi giorni e poi scompare e lui scoprirà, a quel punto, che tutto quello che lei ha detto o fatto sono state solo enormi bugie. Michael è tut- to quello che il sogno americano dovrebbe incarnare e non incarna più. Raccoglie l’identità frantumata dell’uomo bianco e ricco di Wall Street, il W.A.S.P (White Anglosaxon Protestant) come viene comu- nemente definito in America. Un’identità che si è sicuramente rotta dopo l’attacco alle Torri Gemelle e che ha infranto il falso mito che il sogno americano garantisce la felicità, solo seguendo una struttura I N T E R V I S T A D i B E N E D E T T A B R E V E G L I E R I PROTAGONISTI Q

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