Plus Magazine 17

22 PIETROD’ALÌ L’uomoe ilmare L a sua è una storia lunga una vita, perché per lui la professione coincide con il suo modo di es- sere. Parliamo di Pietro D’Alì, velista globetrotter che a tre anni timona per la prima volta il gozzo di famiglia e a sette, in Sicilia, scopre la vela sa- lendo su uno Spark (piccola deriva a spigolo con randa e fiocco) e non l’abbandona più. Milanese di nascita e ligure d’adozione, frequenta la scuola vela di Portofino e a 13 anni entra nell’equipag- gio del Guia IV, la barca di Giorgio Falck. Il resto è storia. Nel 1986 si distingue nella classe 470, due anni dopo vince il titolo italiano classe J24, mentre nell’89 è primo al Campionato Italiano e a quel- lo Europeo Asso 99. Dal 1992 si dedica alla classe Star ottenendo un terzo posto alle Preolimpiche di Anzio e conquistando prima il titolo italiano e, nel 1993, quello europeo e ancora l’italiano nel ‘98. Partecipa a diverse competizioni prestigiose come la Whitbread Round the World Race con Brooksfield e nel 1995 vince il Campionato ita- liano J22 e il Giro d’Italia a vela. Considerato a pieno titolo uno dei massimi rappresentanti della vela nazionale, D’Alì è protagonista anche di due edizioni della Coppa America con il team Prada. Nel 2000 è randista di Luna Rossa contro il Team New Zealand, dopo aver fatto parte dell’equipag- gio vincitore della Louis Vuitton Cup . Sempre con la Star partecipa alle Olimpiadi di Sydney dove si classifica decimo. i n t e r v i s t a D i E L I S A B E T T A E I N A U D I PROTAGONISTI Skipper, navigatore e regatante, da oltre trent’anni cavalca tutti i tipi di onde. Conosce le barche come pochi altri ed è considerato uno dei migliori velisti d’Italia. Dalle Olimpiadi di Sydney alla Coppa America, non c’è competizione internazionale che non lo veda protagonista.

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