Plus Magazine 3

L o sguardo è ironico e scanzonato, tipico di chi osserva la vita e ne registra i battiti, il look ricorda i dandy inglesi di fine ottocen- to, anche se è rivisitato in chiave rock perché lui, Max Gazzè, da sempre sa trascendere le mode tanto nella musica quanto nello stile. Dagli esordi negli anni Ottanta sino ad oggi è sempre stato coerente con se stesso, non ha mai ceduto alla lusinga del main stream ed ha portato avanti con convinzione progetti ambiziosi che lo hanno collocato all’interno del panorama di quei cantautori e musicisti italiani che hanno qualcosa da raccontare. Ogni suo brano è infatti una poesia che descrive il mondo reale, un mondo che potrebbe essere il suo tanto quanto il nostro. Da sempre appassionato di musica, a sei anni Max inizia a studiare pianoforte e a quattordici il basso elettrico. Romano di nascita, vive l’infanzia in Belgio con la famiglia dove frequenta la scuola europea e dove suona con alcune band di Bruxelles. Dopo aver militato nel gruppo inglese dei Northern soul ed aver sperimentato l’acid jazz, si trasferisce con la band nel sud della Francia e qui si cimenta anche come produttore artistico. Tutte esperienze che hanno fatto di lui quel Max Gazzè che tutti noi conosciamo e cantiamo da anni. Nel 1991 torna in Italia, apre uno studio di registrazione e inizia a collaborare con mu- 12 L’alchimista delle sette note PROTAGONISTI

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