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egista, attore, sceneggiatore, un artista completo che riesce a mettersi in gioco e a trovare sempre nuovi stimoli e nuovi traguardi da raggiungere. Il tutto è iniziato da una proverbiale gavetta con tre anni passati e vissuti intensamente alla Scuola Paolo Grassi di Milano. Come è stato il tuo incontro con il mondo accademico? Ti è servito? Arrivavo da una meravigliosa provincia e da un ambiente familiare che non mi ha mai ostacolato. Un’amica mi ha persuaso a presentarmi all’Accademia... E che cosa hai trovato? Mi sono convinto che potevo seguire un sogno, l’incerto per il certo. Mi sono dovuto trasferire a Milano e ho frequentato questi tre anni che sono stati meravigliosi. Ho avuto la fortuna di lavorare e di imparare da artisti importanti del teatro italiano, ne cito solo due: Gabriele Vacis e Giampiero Solari. È una scuola che a differenza di molte altre, che insegnano un metodo solo, ti fa vivere molte forme d’arte, alla Paolo Grassi ho imparato a convivere con più voci e questa è una bella libertà. Qual è stato il tuo primo debutto? Ho avuto l’occasione di debuttare nel 1992 all’Expo di Siviglia con Caligola di Albert Camus e questo ha significato confrontarsi con esperienze artistiche e culturali diverse da quelle che co- noscevo. di DARIO MIGLIARDI 04 Perunattore ècomeuno Don Pasquale Teatro Filarmonico di Verona dal 13 dicembre il corpo strumento musicale Antonio Albanese PROTAGONISTI R

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