Plus Magazine 21

INTERVISTA DI EMANUELA TRUZZI Protagonisti I ntanto perché questo titolo Giovanni? Raccontando la storia di mio padre ho voluto raccon- tare la storia di quella moltitudine di umili servitori dello stato che, loro malgrado, persero la vita per di- fendere le istituzioni democratiche di questo paese. Visto che la loro memoria è stata cancellata da una mentalità odierna un po’ distratta, mi sono sentito in dovere di farne testimonianza cercando di contrastare le innumerevoli falsità raccontate su quel periodo, vol- te a scoraggiare qualsiasi volontà di ricerca della verità. Infatti la dedica non è rivolta solo a suo padre, ma a tutti quegli eroi dimenticati che persero la vita per difendere la nostra libertà. Certo, le vittime sono state più di 500, i feriti oltre 5.000 e decine di migliaia gli attentati; siamo al cospetto di un atto di guerra paragonabile all’abbattimento delle torri di New York. Molte persone hanno perso la me- moria di questi eventi, oppure hanno subìto il fascino 28 Ricordando il maresciallo buono “La solitudine degli umili” è il ruvido titolo che Giovanni Berardi ha scelto per il suo libro; una testimonianza d’affetto dedicata al padre Rosario, maresciallo di polizia vittima del terrorismo, e alle vicende che si svolsero in quegli anni; vicende che molti hanno dimenticato, o hanno voluto deliberatamente dimenticare. Ma noi, al contrario, crediamo sia necessario stimolare i lettori a porsi quesiti mantenendo la memoria desta e il giudizio vigile; e tanto più ci immergiamo per analizzare da vicino quei fatti sciagurati, osservando manipolatori e manipolati reclutati a recitare in una danza macabra senza soluzione di ruoli, tanto più, socraticamente, giungiamo a comprendere di non sapere. Giovanni Berardi

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