Plus Magazine 21

DI EZIO MARINONI Eventi EMOZIONI TRA ARTE, CINEMA E LIBRI. I l Chiostro del Bramante, in collaborazione con la Tate Gallery di Londra, ospita sino a fine agosto una grande esposizione monografica dedicata a uno dei massimi esponenti della pittura inglese: Joseph Mallord William Turner. La mostra sarà un’occasione unica per ammirare alcuni tra i lavori più importanti dell’intero percorso artistico del celebre pittore ingle- se, assente da oltre 50 anni dalle programmazioni dei musei romani e da 12 anni dai musei italiani. La collezione è composta da 92 opere (acquerelli, di- segni, album per la prima volta esposti insieme in Italia) selezionate dal lascito “Turner Bequest” , che comprende l’intero corpus di opere custodite presso lo studio personale dell’artista e realizzate nel cor- so degli anni per il “proprio diletto”, secondo la bella espressione del critico John Ruskin. I ricordi dei viag- gi, le emozioni e i frammenti di paesaggi visti du- rante i suoi lunghi soggiorni all’estero sono il mezzo per raccontare l’evoluzione del linguaggio artistico e dello stile di Turner e la sua incessante ricerca sulle potenzialità espressive di luce e colore. La mostra (suddivisa in sei sezioni tematiche) pone l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la nascita dello stile di Turner. Il carat- tere intimo e personale delle opere esposte sarà l’occasione per indagare sia l’uomo che l’artista e per comprendere i radicali sviluppi dello stile di Turner, che anticiparono le tendenze stilistiche della fine del XIX secolo. L’artista si dedicò a spe- rimentare una libertà stilistica e un uso dei colori innovativo e sorprendente, che portarono i suoi contemporanei a pensare che Turner “fosse solito dipingere con gli occhi, con il naso oltre che con le mani”. La mostra è un viaggio di approfondi- mento storico-artistico sull’influenza di Turner nella pittura e, grazie a questo progetto, può tra- sformarsi in un’esperienza dei sensi. Talento precocissimo, Joseph Mallord William Tur- ner nacque a Londra nel 1775 e fu molto presto incoraggiato a seguire la carriera di pittore dal padre che, nonostante le difficili condizioni eco- nomiche della famiglia, gli fece frequentare la Royal Academy. La sua inarrestabile spinta verso il viaggio, alla ricerca di luoghi da rappresentare, lo portò a diventare un paesaggista. Sin dai primi viaggi, Turner comprese l’importanza di dipinge- re “en plein air” : viaggiava in estate (portando sempre con sé album da disegno) e lavorava in studio d’inverno, completando i disegni realizzati nei mesi precedenti. Iniziò seguendo le estetiche del sublime e del pit- toresco, guidato dalla sua ammirazione per Pous- sin e per Lorrain; in seguito elaborò una pittura personale, approfondendo gli effetti atmosferici e di luce. Attratto dalla “Teoria dei colori” di Goe- the e dalle ricerche di Newton, si concentrò sulla componente emozionale del colore elaborando un diagramma che gli fu utile durante le sue lezioni di prospettiva per mostrare agli studenti come usare il colore per creare l’illusione della profondità in pittura. Ebbe un profondo rapporto con l’Italia, che visitò a più riprese, con soggiorni a Venezia, Roma e Napoli, dove ebbe la piena percezione dell’inten- sa luminosità dei paesaggi italiani; mirabili sono le sue vedute lagunari della maturità. Turner seppe sfruttare, come nessuno prima di lui, la trasparenza e la luce, riuscendo a evocare effetti inarrivabili sulla tela; dipingendo “en plein air” riusciva a cogliere l’istante nell’immagine: un punto di luce, una folata di vento, un tempo irripetibile che si prospettava come rivelatore del mistero e dell’arcano. Considerato un talen- to straordinario nella sua epoca, Turner, oltre ad aver anticipato le tendenze estetiche dell’Impres- 48 TURNER: opere della Tate Gallery Roma - Chiostro del Bramante Fino al 26 agosto 2018 www.chiostrodelbramante.it

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