Plus Magazine 20

INTERVISTA DI BARBARA ODETTO Copertina Se si vuol credere che nella vita ci siano persone predestinate, Pupi Avati è una di queste. Clarinettista mancato, è infatti uno dei più affermati registi italiani. A novembre spegnerà 80 candeline, ma la sua agenda è ancora ricca di impegni e la passione per il cinema ancora grande. I l prossimo 3 novembre compirà ottant’anni, ma la luce nel suo sguardo è quella di un ra- gazzo curioso della vita. Una vita legata a due passioni: la musica jazz che lo vede suonare come clarinettista nella Doctor Dixie Jazz Band di Bologna, la sua città, e che presto gli fa capire – con l’ingresso di Lucio Dalla nel gruppo – che non è quello il suo destino, e il cinema che fa di lui un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore di talento. I suoi primi film sono legati al genere giallo-horror nel quale si distingue con successo: La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone è un cult tra gli appassionati del genere al pari di Zeder, scritto in collaborazione con Mau- rizio Costanzo. Successivamente Avati passa alla commedia e a opere intense e di spessore quali Una gita scolastica, Festa di laurea, Regalo di Natale, Sto- ria di ragazzi e di ragazze, La seconda notte di nozze. Lui, le cui impronte sono nella Walk of Fame della Croisette di Cannes, diventa anche un affermato sceneggiatore televisivo. Tra i titoli: Con il sole negli occhi, Le nozze di Laura, Il fulgore di Dony. Presiede la Fondazione Federico Fellini, con il qua- le era diventato amico negli ultimi anni di vita e con cui avevano definito di girare un film in se- greto da diffondere successivamente, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. L’elenco è lungo, ma tra i più significativi ci sono numerosi David di Donatello e la Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte. Nel 2014 il suo film Un ragazzo d’oro, che ha come protagonisti Sharon Stone e Riccardo Scamarcio, vince il pre- mio come miglior sceneggiatura dell’anno al Mon- treal World Film Festival. Il Commendatore dell’Ordine al Merito della Re- pubblica Italiana, perché Pupi Avati ha anche que- sto titolo, nello scorso mese di gennaio ha tenuto a Torino una masterclass per attori organizzata da Distretto Cinema presso Lubiani Tecnologie e Plus Magazine lo ha incontrato. 02 Sono regista per colpa di Lucio Dalla

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