Plus Magazine 43

30 DICEMBRE 2023 | PLUS MAGAZINE ORIZZONTI di Mauro Bossola ta dell’iceberg di una discussione che, nel settore, va avanti da qualche anno e che, secondo alcuni, costituirà uno degli spartiacque tra chi sogna un’agricoltura più rurale e amisura d’uomo (proseguire congli allevamenti, magari meno intensivi, per preservare il naturale ordine del sistema alimentare) e chi è invece lanciato verso un tecno-positivismo senza freni (dove tutto ciò che è prodotto in laboratorio è da incoraggiare), trattandosi dell’unica via per fronteggiare le disastrose conseguenze del cambiamento climatico, ma anche la persistente carenza di cibo a livello mondiale. L’utilizzo su larga scala, infatti, potrebbe influire positivamente sul sostentamento di una popolazione globale in crescita e che arriverà a una probabile stabilizzazione solo nella seconda metà del secolo; inoltre, abbatterà drasticamente i tempi di produzione di un hamburger - che nel caso della coltiLa carne artificiale o “carne coltivata” si ottiene prelevando cellule staminali da un animale. La tecnica è già ampiamente diffusa in medicina rigenerativa, dove si attingono cellule da un muscolo vivente per coltivarle in un bioreattore (un’apparecchiatura in grado di fornire un ambiente adeguato alla crescita di organismi biologici) che riproduce temperatura, acidità e pH di un normale corpo animale. Queste cellule vengono poi alimentate tramite una miscela di nutrienti che permette loro di moltiplicarsi. Il sistema, portato su scala industriale, sarà in grado di produrre da una sola cellula circa 10mila chili di carne. Un’ipotesi che ha sollevato più di una levata di scudi, a partire dal Ministro italiano dell’Agricoltura, che in una intervista al Corriere della Sera, l’ha definita “un’aberrazione”. Ma questa posizione non è che la punCarne sintetica dalla fantascienza alla scienza, all’attualità: avrà spazio nel nostro futuro?

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