Plus Magazine 43

22 DICEMBRE 2023 | PLUS MAGAZINE PROTAGONISTI Gran parte degli attori non sono professionisti. Una scelta in controtendenza… Le parti attoriali ai grandi attori, i ruoli reali ai grandi loro stessi. Il bilanciamento tra grande recitazione e sport vero ci sta rendendo famosi nel mondo. Esempio? Abbiamo Daniel McVicar di “Beautiful” in un ruolo strettamente cinematografico, ma Kumar, il custode indiano della Canottieri di Mestre, fa la parte di se stesso così com’è, seppur selezionato, preparato e tranquillizzato. L’audience è stufa di vedere finti palleggi di basket o salto in alto fatto con montaggi alla Frankenstein. Idem per il fisioterapista con le mani di uno e gli occhi di un altro. Così anche per le ruspe che costruiscono i campi, per la mamma volontaria che lava le maglie. Usiamo gesti e competenze vere, già collaudate all’Actor Studio della vita. Chiaramente questo tipo di persone magnifiche - compresi gli atleti professionisti o amatoriali - non possono reggere dialoghi lunghi, telefonate crime o studiati cambi espressivi... per quelle parti abbiamo grandi attori e attrici. Non anticipo niente, ma qualche non professionista passerà a protagonista o almeno a ricorrente. A volte si scoprono i talenti con parti minime, poi si ampliano, come per Giada Grisetti, la ginnasta azzurra del Centro Sport Bollate, o il vero poliziotto Giovanni Previato. Ci sarà anche qualche bocciatura. Immeritata in realtà, ma se si alza lo standard bisogna “segare” anche chi è stato bravo in favore di chi è bravissimo. Sono tanti gli sportivi che recitano in “Sport Crime”. Li avete coinvolti facilmente? Abbiamo la fila, dobbiamo dire di no. Anche a sportivi bravi, ma se abbiamo già qualcun altro di simile per ruolo o sport non possiamo ripeterci. Abbiamo davanti il quadro di 4 o 5 stagioni e dobbiamo variare e bilanciare. Sia Venezia che Cannes hanno accolto con entusiasmo “Sport Crime”. Quando vedremo la seconda stagione? Ci stiamo scannando per essere pronti a dicembre, ogni volta che vedo il teaser mi chiedo se siamo noi. Già la prima stagione sta piacendo molto ma la seconda… wow. Con la prima stagione assistiamo a fenomeni binge, persone che recitano i dialoghi a memoria, lacrime, risate, email di lunghi ringraziamenti… immagina con la seconda. Esporterete il format anche all’estero? La prima stagione è già visibile in UK e negli Stati Uniti su Prime Video. “Sport Crime” nasce per il mercato internazionale, anche come format sul modello di CSI o di The Bridge. Ci piace l’idea che qualcuno faccia “Sport Crime” in Giappone o USA. Ci stiamo pensando: come lo faranno? Saremo abbastanza distaccati e freddi nel guardarlo? D’altronde - visto da imprenditrice - sono soldi che entrano solo firmando una liberatoria… sicuramente metteremo dei vincoli etici e narrativi molto seri. Parliamo di te: lo sport è il leit motiv della tua vita. Quando è nata questa passione? Nasce con me. Pallavolo adorata ma sofferta nella vita precedente; rugby, cricket, giornalismo sportivo, football gaelico e hockey nella seconda felice attuale reincarnazione e rimuscolazione. Daniela Scalia e Luca Tramontin Credit photo Andrea Sartori

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0