Plus Magazine 42

9 PLUS MAGAZINE | SETTEMBRE 2023 Ci ho messo tanti anni prima di sentirmi all’altezza e definirmi attore”. Prima di riprendere le riprese della fiction, l’attore presenta “Disdici tutti i miei impegni”, il suo primo romanzo, edito da Mondadori, per il quale non esclude un sequel, anzi una trilogia. Ci tiene a sottolineare che non si tratta del solito libro scritto da un personaggio dello spettacolo a quattro mani con un giornalista: “Tutta farina del mio sacco: scrivere un romanzo con il copywriter è come chiedere a qualcuno di recitare al posto tuo. È un lavoro a cui tengo molto, mi sono ritrovato ad essere geloso delle mie parole”. Si è riscoperto pignolo durante la revisione del testo. “Proprio per il lavoro che faccio le parole hanno un grande peso e anche la correzione di una virgola mi sembrava ingiusta, l’avevo presa sul personale, ero affezionato alle cose che avevo scritto e mi dava fastidio che qualcuno le potesse modificare, poi ho capito e ringrazio il mio editor per la pazienza”. La storia narra la vita di un imprenditore romano nel momento in cui piomba nell’ombra più assoluta: è costretto a disdire tutti gli impegni e a iniziare l’estate agli arresti domiciliari, a casa dei suoi genitori. È un duro colpo ma anche l’inizio di una personale rivoluzione. Il confino nell’appartamento dei suoi anni giovanili, l’osservazione dell’amorevole ménage degli arzilli genitori, l’ambiguo fascino di una ragazza che abita nell’appartamento di fronte, le lungaggini della giustizia italiana, il diradarsi dei rapporti con colleghi e amici e altri accadimenti di contorno trasformeranno la sua cameretta da luogo di detenzione a spazio di passaggio verso un futuro diverso dal suo recente passato. “La scelta di concentrare la storia in un unico ambiente è voluta, anche in un film lo sarebbe. Il libro è nato durante il periodo della pandemia, quando siamo stati costretti a rimanere a lungo a casa e a fare i conti con noi stessi, una sensazione che tutti abbiamo provato. Anche Fabio (il protagonista, ndr) inizialmente pensa di impazzire ma poi si organizza e il tempo assume un’altra dimensione”. Sul tempo l’attore ha un’idea ben precisa. “È impensabile per me sprecarlo e questo mio modo di essere è quasi un’ossessione. Da quando sono padre la percezione del tempo la vedo sui visi dei miei figli, nei cambiamenti che fanno e homolta più ansia e urgenza di fare. Oziare mi crea malessere, non voglio perdere tempo e mi sento in colpa quando non faccio nulla di produttivo. Mi sembra di aver poco tempo a disposizione per fare tutto ciò che voglio. Sul set, se c’è un rallentamento e il ritmo cala, inveisco con frasi del tipo: ‘State rubando tempo alla mia famiglia’. Riconosco che avrei bisogno di essere più zen”. Nel libro l’altro concetto chiave è la libertà. “Tutti i capitoli iniziano con una citazione sulla libertà. Chiunque, un dittatore o un filosofo o anche persone comuni, ha la propria definiLUCA ARGENTERO La copertina del libro scritto da Argentero L'attore in una delle sue varie apparizioni in trasmissioni televisive

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