Plus Magazine 42

40 SETTEMBRE 2023 | PLUS MAGAZINE African Fashion Gate e LABoratorio d’Impresa 5.0 hanno avviato il progetto Hearth a favore dell’inclusione nel mondo della moda. La diversità è un plus che fa la differenza perché apre la mente a nuovi modi di vivere e di pensare. Eppure, ancora oggi, essere non conformi ai canoni estetici tradizionali può essere motivo di esclusione o di discriminazione. La cronaca purtroppo ci insegna che talvolta le persone diversamente abili o con una body shape che supera le classiche misure di 9060-90 centimetri o, ancora, chi non ha un colore di pelle tipicamente caucasico può essere soggetto a discriminazione. Il fenomeno, come sappiamo, non si limita all’aspetto, ma riguarda anche la sfera sentimentale e il genere. Eppure, citando l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in merito alla differenza tra lui e lei il fine è “ottenere le pari opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione”. In attesa e nella speranza che questo obiettiAZIENDE di Barbara Odetto vo si concretizzi e che ogni forma di discriminazione diventi obsoleta, ci sono delle realtà che cercano di agire concretamente per contrastare il fenomeno in tutti gli ambiti, incluso nella moda. Sì, perché quello che in apparenza è uno dei settori più open mind dell’economia mondiale è in realtà ancora legato a certi canoni estetici e le passerelle lo dimostrano. Rispetto alle colleghe “bianche” e magre, le modelle di colore o con una taglia che supera la 38-40 sono infatti ancora una minoranza. Tra coloro che si adoperano per fare la differenza ci sono due protagonisti che appartengono ad ambiti molto diversi tra loro, ma che sono accomunati dalla stessa volontà di contribuire al cambiamento: African Fashion Gate e LABoratorio d’Impresa 5.0 che hanno unito le proprie skill per dar vita al progetto HeartH e all’App HH che aiutano a contrastare le forme di discriminazione in tutti i settori, incluso quello della moda. Abbiamo incontrato Barbara Bianconi, responsabile del LABoratorio d’Impresa 5.0, per approfondire l’argomento. Discriminazione nel fashion L’Intelligenza Artificiale e un’App per contrastare il fenomeno

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