Plus Magazine 42

41 PLUS MAGAZINE | SETTEMBRE 2023 DISCRIMINAZIONE NEL FASHION Dottoressa Bianconi, in cosa consiste il progetto Hearth? Hearth, che sarà operativo a partire da questo autunno, si occupa di Data Processing per l’analisi delle segnalazioni di discriminazione, produce report e statistiche legate al tema che sono destinate alle istituzioni nazionali ed europee, all’editoria e al mondo accademico utilizzando tecniche di Analytics. Inoltre, mette a punto piani di intervento e di remediation per indirizzare le evidenze di disagio sociale che emergeranno. È uno strumento fondamentale per avere una fotografia precisa del fenomeno discriminatorio ed è stato pensato anche per monitorare tale problematica nel mondo della moda che ha un contesto lavorativo internazionale in tutta la filiera. L’App HH, invece, quale finalità ha? Si tratta di uno strumento fondamentale per raccogliere le segnalazioni di fenomeni discriminatori di qualsiasi tipo nei confronti delle persone. L’App, che è stata concepita per smartphone e web ed è implementata con tecniche di chatbot basate sull’Intelligenza Artificiale, è stata sviluppata da una società formata da ragazzi poco più che ventenni che collaborano con noi. Di cosa si occupa il LABoratorio d’Impresa 5.0? Si tratta di una società benefit conosciuta anche come John Bosco LAB ed è un valorizzatore di creatività progettuale, di intraprendenza e di cultura di impresa. Il JB LAB, forte del contributo di valore dato dal dialogo con professionisti, imprenditori e aziende sia di Verona, sia del Veneto sia nazionali, mette a disposizione dei giovani le migliori competenze per stimolare i talenti di ciascuno di loro. A proposito di giovani, sono loro gli ideatori sia di Hearth sia di HH. Un risultato doppiamente importante? Il tema dell’inclusione sociale per realizzare una cittadinanza responsabile è da sempre uno dei focus del Sistema Educativo Preventivo che guarda al rapporto tra l’impatto educativo offerto ai ragazzi e alle ragazze e il suo riflesso per il bene della società. In John Bosco LAB ci impegniamo affinché tale sistema trovi significati aggiornati con i nostri tempi: siamo infatti convinti che i percorsi lungo i quali trovare le forme di contrasto ai fenomeni di esclusione, discriminazione e razzismo debbano partire da un modello che sia inclusivo verso i giovani e li renda protagonisti. Come immaginavamo, i ragazzi hanno accettato con entusiasmo la sfida proposta da African Fashion Gate e dal suo fondatore Nicola Paparusso, sapendo di poter contare su tutta la struttura del LABoratorio d’Impresa John Bosco, e siamo davvero orgogliosi del risultato raggiunto. Possiamo infatti dire che Hearth si avvale dell’Intelligenza Artificiale, ma anche di un cuore umano. Da voi i ragazzi e le ragazze hanno una possibilità concreta di trasformare i progetti in realtà. Una case history interessante è la lavatrice spaziale. Di cosa si tratta? Un gruppo di allievi di diciassette anni, che appartengono al nostro Istituto Salesiano Don Bosco di Verona, alla fine di aprile del 2019 ha vinto il LEGO FIRST, il campionato mondiale di Robotica, classificandosi al primo posto a Houston, contro 40.000 squadre internazionali. Il loro progetto scientifico, diventato anche brevetto, è stato definito dai giornalisti “lavatrice spaziale” e consiste in un sistema di pulizia ed igienizzazione dei vestiti degli astronauti in orbita, in assenza di gravità e di acqua. La dottoressa Barbara Bianconi, responsabile del LABoratorio d'Impresa 5.0

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