Plus Magazine 43

64 DICEMBRE 2023 | PLUS MAGAZINE MAPPAMONDO abitanti dell’isola. Oggi si può affermare con tranquillità che fossero elementi di buon auspicio, infatti, ogni statua è rivolta verso l’entroterra così da proteggere gli abitanti e la terra. Posizionati in diversi punti dell’isola, li si può ammirare andando di sito archeologico in sito. AHU TAHAI Ahu Tahai è il sito archeologico di maggior impatto visivo perché le rovine, di grande importanza storica, si affacciano sull’Oceano Pacifico. I resti qui presenti risalgono al 700 d.C. e sono i più antichi dell’isola: la tradizione indica questo luogo come residenza di Ngaara, l’ultimo sovrano di alto rango. Si tratta di un complesso cerimoniale che comprende anche Ahu Vai Uri e Ahu Ko Te Riko dove si trovano case, luoghi cerimoniali, recinti per il bestiame e una rampa per il varo delle imbarcazioni. Il legame col mare è molto forte: lo si capisce dalla presenza di camere funerarie per le alte cariche, la cui forma ricorda delle barche rovesciate. L’attrazione più importante di Tahai sono tre piattaforme cerimoniali (“ahu”) situate su una piccola scogliera rocciosa a picco sull’oceano. Sugli altari sono collocati i Moai che, grazie al recente restauro, mostrano diversi stili di scultura. Sulla piattaforma più a nord (Ahu Ko Te Riko) è posizionata una sola statua, alta oltre cinque metri: la sua particolarità risiede in un blocco cilindrico di pietra rossa vulcanica posizionato sopra la testa.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0